Days Gone

Pro

• Ambientazione post-apocalittica immersiva
• Esplorazione libera in un vasto open world
• Elemento narrativo ben collegato alla protagonista
• Personalizzazione della moto

Contro

• Cast secondario senza particolare spessore
• Gameplay a tratti ripetitivo
• Elementi poco innovativi nel design dei nemici
• Missioni stealth talvolta poco ispirate

Un viaggio post-apocalittico tra zombie e natura selvaggia

Days Gone è un'avventura action-adventure che porta i giocatori in un'ambientazione post-apocalittica unica, ambientata nelle selvagge e desolate terre dell'Oregon. Sviluppato da SIE Bend Studio, il gioco sfida i giocatori a sopravvivere in un mondo in cui una terribile pandemia ha trasformato la maggior parte dell'umanità in zombie, conosciuti come "Freakers".

Nella pelle di un motociclista solitario

Il protagonista, Deacon St. John, è un ex biker che percorre le strade come un mercenario, navigando tra ricordi dolorosi e una realtà cruda e impietosa. Affiancato dal suo amico Boozer, Deacon si avventura in missioni in cui la sopravvivenza e il combattimento si intrecciano con la ricerca della verità sulla scomparsa della sua amata moglie, Sarah.

Un gameplay dinamico e sfaccettato

La meccanica principale di Days Gone rispecchia quella di un classico gioco open world, con missioni da completare, nemici da affrontare e risorse da raccogliere. Il giocatore ha a disposizione un arsenale variegato, dalla pistola al fucile, passando per esplosivi e trappole, utile a fronteggiare le orde di nemici. La motocicletta di Deacon è un elemento centrale del gioco, non solo come mezzo di trasporto ma anche come oggetto di upgrade e personalizzazione.

Esplorazione e narrazione

Oltre alle missioni principali, Days Gone incoraggia l'esplorazione approfondita. Tra le foreste, i campi e le rovine di quello che era un mondo vibrante, emergono storie secondarie, accampamenti nemici da sgominare e risorse fondamentali per la sopravvivenza. La narrazione si sviluppa attraverso quest secondarie e filoni narrativi che rivelano dettagli su una possibile cospirazione governativa e le cause dell'epidemia. Purtroppo, nonostante le premesse avvincenti, il cast secondario soffre spesso di una caratterizzazione superficiale.

Riscontri tecnici e stilistici

• I paesaggi dell'Oregon sono riprodotti con un notevole livello di dettaglio, offrendo una visuale mozzafiato tra foreste rigogliose, montagne innevate e strade desolate, che aggiunge profondità all'esperienza di gioco.
• Il design dei "Freakers" e degli altri pericoli non è sempre innovativo, rimanendo fedele a una formula conosciuta ai fan del genere.
• Sebbene il gioco presenti alcune sequenze d'azione eccitanti, la ripetitività di alcune missioni e meccaniche di gameplay può risultare monotona per alcuni giocatori.
• Le missioni stealth, pur introducendo un elemento di diversificazione nell'approccio alle situazioni, potrebbero essere percepite come un'aggiunta forzata piuttosto che un meccanismo organico all'interno del gioco.

Days Gone non manca di offrire momenti di autentico divertimento, ancor più per chi apprezza la mescolanza di narrativa e azione in una cornice post-apocalittica, ma potrebbe non bastare per distinguersi significativamente nel panorama dei giochi di genere simile.

Pro

• Ambientazione post-apocalittica immersiva
• Esplorazione libera in un vasto open world
• Elemento narrativo ben collegato alla protagonista
• Personalizzazione della moto

Contro

• Cast secondario senza particolare spessore
• Gameplay a tratti ripetitivo
• Elementi poco innovativi nel design dei nemici
• Missioni stealth talvolta poco ispirate